Intestino Pigro
Patologie Trattate
La stitichezza:
quando l'intestino rallenta
La stipsi, comunemente nota come costipazione, è una condizione caratterizzata da movimenti intestinali difficili o infrequenti.
Si verifica quando le feci diventano dure, secche e difficili da espellere, causando disagio e sensazione di evacuazione incompleta.
In generale è un problema sovrastimato, in quanto molte persone si autodefinisco " stitiche" .
Per poter parlare di stipsi, è necessario che alcune condizioni siano presenti da almeno un anno quali :
- Meno di due evacuazioni a settimana
- Frequente sforzo nell'evacuazione
- Le feci si presentano dure o a "palline"
STITICHEZZA PRIMARIA E
SECONDARIA:
- Stitichezza primaria: non causata da una specifica condizione medica. Può essere dovuta a fattori come la sindrome dell'intestino irritabile (IBS), la disinergia del pavimento pelvico (una condizione che colpisce la coordinazione dei muscoli del pavimento pelvico durante la defecazione) o uno stile di vita scorretto.
- Stitichezza secondaria: causata da una specifica condizione medica, come coliche, prolasso rettale, emorroidi, assunzione di alcuni farmaci o malattie come il morbo di Parkinson o il diabete.
Oltre alle cause mediche, diversi fattori di rischio possono aumentare la probabilità di stitichezza, tra cui:
- Dieta povera di fibre: le fibre aiutano ad ammorbidire le feci e ad aumentare il loro volume, facilitando il transito intestinale. Una dieta con scarso apporto di fibre è una delle principali cause di stitichezza.
- Scarsa idratazione: bere poca acqua può disidratare le feci, rendendole più dure e difficili da espellere.
- Sedentarietà: l'attività fisica regolare aiuta a stimolare la motilità intestinale e favorisce il passaggio delle feci. Uno stile di vita sedentario può rallentare il transito intestinale e causare stitichezza.
- Abitudine a posticipare la defecazione: ignorare lo stimolo ad andare in bagno può far indurire le feci e rendere l'evacuazione più difficile.
Quando le feci non vengono espulse, si accumulano nel retto, dove perdono acqua e diventano ancora più dure. In questo caso, si può provare ad andare in bagno quando si ha più tempo a disposizione, anche se non si avverte uno stimolo forte. Tuttavia, questo tentativo di evacuare "a comando" spesso richiede uno sforzo eccessivo e può peggiorare la stitichezza.
La stitichezza da alterazione motoria dei tratti distali del colon-retto (sfintere anale, retto) è spesso legata a disfunzioni del pavimento pelvico. Queste disfunzioni possono includere:
- Alterata coordinazione motoria della muscolatura del pavimento pelvico: i muscoli del pavimento pelvico devono contrarsi e rilassarsi in modo coordinato durante la defecazione. Se questa coordinazione è alterata, l'evacuazione può diventare difficile.
- Sindrome del perineo discendente: in questa condizione, il pavimento pelvico si abbassa, comprimendo il canale anale e ostacolando l'espulsione delle feci.
- Ridotta sensibilità rettale: se la sensibilità del retto è compromessa, la persona potrebbe non avvertire lo stimolo a defecare o potrebbe avere difficoltà a coordinare i muscoli necessari per l'evacuazione.
La stitichezza cronica: oltre il fastidio locale, un impatto sul benessere generale
La stitichezza, se diventa cronica, non si limita a causare fastidio locale, come dolori addominali che possono intensificarsi fino a vere e proprie coliche. Essa può infatti influenzare negativamente lo stato generale di salute in diversi modi:
- Sintomi sistemici: Mal di testa, insonnia e alitosi possono presentarsi come conseguenze indirette della stitichezza cronica.
- Problemi digestivi: Difficoltà digestive e una diminuzione dell'appetito sono sintomi frequenti in chi soffre di stitichezza persistente.
- Flatulenza: L'aria che non viene eliminata a causa del mancato transito intestinale può causare gonfiore e flatulenza fastidiosa.
- Evacuazione incompleta e sensazione di gonfiore: Le persone con stitichezza cronica tendono ad avere feci scarse, secche e dure, con la sensazione di non riuscire a svuotare completamente l'intestino, causando una fastidiosa sensazione di gonfiore addominale.